Beaujolais è una regione vinicola della Francia orientale che è considerata parte della “grande” Borgogna, anche se si differenzia da quest’ultima per alcune caratteristiche proprie.
In termini di volume di vino prodotto, Beaujolais produce una quantità pari a quella dell’intera Borgogna; produzione quasi esclusivamente costituita da vini realizzati da uve Gamay (Gamay Noir à Jus Blanc) vinificati in rosso, a cui si aggiunge una piccola quantità di vini rosati sempre prodotti da Gamay e una quota modesta dalla qualità molto elevata, di vini bianchi principalmente da uve Chardonnay. Gamay è la varietà principale della regione con il 98% della superficie vitata dedicato alla coltivazione di questo vitigno.
La fama dei vini di Beaujolais e la sua unicità nel panorama enologico internazionale è dovuta ad un processo produttivo chiamato macerazione carbonica, che dona a questi vini immediatezza, freschezza e profumi vinosi. La maggior parte del vino prodotto nella regione e soprattutto delle volume di vendite è della tipologia Nouveau/Primeur: vino che può essere commercializzato dal terzo giovedì di novembre dopo la vendemmia di ogni anno; questa tipologia è realizzata attraverso macerazione carbonica o semi-carbonica e imbottigliata 3-5 giorni dal termine della fermentazione, alcuni vini fanno fermentazione malolattica, mentre altri no, questi vini sono tipicamente sottoposti a filtrazioni con aggiunte di solfiti, particolarmente importante se la fermentazione malolattica non è svolta, per scongiurare che avvenga una volta che il vino è stato imbottigliato.
Ambiente e Clima
La regione si trova sulla destra del fiume Sâone, tra Lione e Mâcon e si estende per circa 18.000 ettari. La parte settentrionale della regione è collinare, con altitudine compresa tra i 200 e 500 metri sul livello del mare, dove i vigneti sono posti su pendii con esposizione sud e sud-est, su terreni formati da granito, scisti e sabbie. La zona meridionale invece è perlopiù pianeggiante con terreni più freddi e ricchi, composti prevalentemente da argilla. Le uve coltivate a nord traggono vantaggio dall’eccellente esposizione solare e da terreni ben drenati, così da raggiungere una maturazione ottimale sotto ogni aspetto, cosa che non sempre avviene per le uve allevate a sud che a volte presentano note verdi non avendo raggiunto una maturazione adeguata.
La denominazione Beaujolais AOC copre l’intera regione, ma in pratica i vini che la riportano in etichetta sono realizzati con uve provenienti dai vigneti posti nella parte meridionale della denominazione perché quelli a nord ricadono nella denominazione Beaujolais Villages AOC. All’interno della denominazione Beaujolais Villages, il nome di un singolo Village può essere posto in etichetta solamente se le uve provengono dai vigneti posti in quel comune, ma la maggior parte del vino viene etichettato Beaujolais Villages. Oltre a queste due denominazioni ci sono 10 Cru di Beaujolais, che nel tempo si sono costruiti reputazione per alcune proprie caratteristiche che ne definiscono lo stile e certamente per l’alta qualità; questi vini possono essere solamente della tipologia vino rosso.
Il clima a Beaujolais è continentale, leggermente più caldo rispetto a quello della Borgogna; grazie all’influenza del fiume Sâone, la regione beneficia di un effetto di mitigazione delle temperature più estreme. Le precipitazioni si attestano a circa 750 mm all’anno, inoltre la zona è battura dal forte vento Mistral che può causare una fioritura irregolare, oltre a poter potenzialmente danneggiare le piante.
Biodiversità e Sostenibilità
Beaujolais è considerate una regione pionieristica nell’approccio alle pratiche di sostenibilità ambientale. Dalla fine degli anni ‘80 un gruppo di vignaioli decise di unirsi per studiare i propri vigneti e individuare come poter coltivare e al tempo stesso proteggere le piante nel modo migliore che al tempo stesso potesse essere il più sostenibile per l’ambiente.
Nel 1998 proprio nella regione di Beaujolais fu fondata TerraVitis, un’organizzazione francese che raggruppa viticoltori motivati dal rispetto per la natura e che al tempo stesso si sono dati un codice di autodisciplina che pone gli standard produttivi ad un livello qualitativo elevato. Terra Vitis prevede un approccio a basso intervento, inoltre dal 2020 le specifiche per poter essere certificati, sono equiparate a quelle della più ampia certificazione HVE Level 3.
Nella regione oltre 150 produttori coltivano i propri vigneti con un approccio biologico oppure sono in fase di conversione biologica; questa viticultura promuove l’equilibrio dell’ecosistema prevedendo la minima interferenza con la natura, escludendo del tutto l’utilizzo di prodotti di sintesi. Circa una decina di produttori sono invece certificati Demeter, filosofia che prevede l’utilizzo di prodotti biodinamici per contribuire all’equilibrio dell’ecosistema in concerto con i cicli cosmici.
Oggi i viticoltori di Beaujolais hanno una nuova visione dell’agricoltura, che può essere definita come “agro-ecologia”: il raggiungimento delle più alte performance produttive attraverso il pieno rispetto dell’ambiente. Questo obiettivo è perseguito ripristinando la diversità naturale del paesaggio con azioni effettive quali il mantenimento o la reintroduzione della biodiversità nel vigneto e nel suolo, limitando i fertilizzanti e i diserbanti di sintesi, oltre a conservare le risorse idriche e la loro qualità.
Vitigno
Ecco una sintesi delle caratteristiche dell’uva utilizzata per produrre i vini degustati:
Gamay: varietà a germogliamento e maturazione precoce che la rendono vulnerabile alle gelate primaverili, ma al tempo stesso vendemmiabile con anticipo rispetto alle piogge autunnali. È una varietà produttiva che richiede potature importanti per mantenere alta la qualità del frutto. La sua buccia delicata e sottile la rende vulnerabile alle muffe, nella regione è tipicamente allevata ad alberello basso per proteggerla dal freddo vento di Mistral. Quando sottoposta a macerazione carbonica o semi-carbonica, i vini si caratterizzano per sentori fruttati e floreali, con note di ciliegia e lampone, acidità medio-alta e un tannino spesso gentile.
Beaujolais-Lancié A.O.C. – Domaine Des Nugues – 2020
100% Gamay
Vino prodotto da Domaine Des Nugues della famiglia Gelin, azienda attiva dagli anni ’70 nel comune di Lancié, è che nel tempo si è ingrandita fino a raggiungere l’attuale estensione di circa 40 ettari di vigneto di cui circa la metà nella denominazione Beaujolais Villages, con appezzamenti anche nei Cru di Fleurie, Moulin à Vent e Morgon. Azienda certificata HVE Level 3 dal 2018.
I vigneti da cui provengono le uve di questo vino si trovano nel comune di Lancié, su suolo composto da granito, sabbia e misto sabbie e argilla. L’età media delle viti è di circa 45 anni, ma alcune piante sono centenarie, la densità di impianto è elevata e si attesta sulle 8.000-10.000 piante per ettaro. Le uve sono vendemmiate manualmente, e dopo fermentazione semi-carbonica restano a contatto con le bucce per 7-12 giorni, a cui segue la fermentazione malolattica. Il vino matura in acciaio per 10 mesi e ulteriori 12 mesi in bottiglia prima di essere commercializzato.
- Esame visivo: limpido, rosso rubino, abbastanza consistente.
- Esame olfattivo: abbastanza inteso e abbastanza complesso, con sentori di fragola, ciliegia, lampone, prugna rossa, mirtillo e sottili nuances di kirsh e caramella tipiche dello stile.
- Esame gusto-olfattivo: secco, abbastanza caldo e morbido. Vino abbastanza fresco e sapido, dotato di tannini medi e morbidi. Vino di corpo medio, equilibrato con media intensità gustativa e finale medio su note di fragola.
- Abbinamento: curry di cavolfiore.
Fleurie A.O.C. – Terres Dorées – Jean-Paul Brun – 2020
100% Gamay
Il Domaine Terres Dorées si trova a Charnay-en Beaujolais, un villaggio vicino a Villié-Morgon e si estende su circa 44 ettari in diverse denominazioni di Beaujolais, di cui 5 ettari a Fleurie. Sono coltivate diverse varietà, su tutte Gamay e Chardonnay, seguiti da Pinot Meunier e Roussanne.
I vigneti sono coltivati con rese estremamente basse, prestando massima attenzione alla sostenibilità, con l’impiego minimo di rame e zolfo. I vini mantengono il carattere tipico del terroir e della varietà grazie all’uso minimo di additivi e minime filtrazioni.
A differenza dello stile tipico della regione, i vini seguono più lo stile di Borgogna; le uve vengono diraspate, la fermentazione è portata a termine con l’utilizzo di soli lieviti indigeni e il vino è sottoposto a macerazioni più lunghe rispetto allo stile di Beaujolais. Attraverso questa tecnica di vinificazione i vini assomigliano maggiormente a vini prodotti da Pinot Noir, ma soprattutto acquistano un maggiore potenziale di invecchiamento.
- Esame visivo: limpido, rosso rubino, abbastanza consistente.
- Esame olfattivo: abbastanza inteso e complesso, con sentori di rosa, violetta, fragola, ciliegia, lampone, prugna rossa, ribes rosso, mirtillo e sottili note speziate di pepe bianco.
- Esame gusto-olfattivo: secco, abbastanza caldo e morbido. Vino fresco e sapido, dotato di tannini medi e arrotondati. Vino di corpo, equilibrato con media intensità gustativa e buona persistenza su note fruttate.
- Abbinamento: arrosto di maiale con mele e castagne.
Per avere maggiori informazioni sui vini oggetto della degustazione, ecco i sito dei produttori: Domaine Des Nugues | Domaine Terres Dorées – Jean-Paul Brun