Girando per il Vinitaly Special Edition, mi sono fermato allo stand dell’azienda vitivinicola irpina Terredora Di Paolo. Ho avuto il privilegio di visitare alcuni anni fa la cantina, grazie all’invito di Paolo Mastroberardino – uno dei proprietari – ad uno dei “pomeriggi in cantina”, seminario di approfondimento sul territorio e sulla realtà aziendale. Durante l’evento partecipai ad una degustazione di una selezione di vini non più in commercio.
Ho incontrato successivamente i vini Terredora molte altre volte, a Roma come a Vinitaly. Così non ho esitato a passare per fare un saluto e assaggiare le ultime annate con Giulia, figlia di Paolo. Tra quelli degustati, il Taurasi CampoRe Riserva viene prodotto solo nelle annate più favorevoli e il millesimo 2009 è il vino che racconterò tra poco.
L’azienda vitivinicola Terredora Di Paolo, con i suoi 200 ettari si trova tra le colline irpine che circondano le Valli del Sabato e del Calore. Le tenute si estendono nei comuni di Santa Paolina, Montefusco, Montemiletto, Montefalcione, Lapio nelle aree di produzione del Fiano di Avellino, del Greco di Tufo e del Taurasi. La cantina si trova a Serra di Montefusco in una posizione centrale rispetto alla proprietà.
Il vigneto è impiantato nelle aree più vocate per la produzione di vini di grande pregio, in una zona dal clima continentale. I terreni, argilloso-calcarei di origine vulcanica si caratterizzano per importanti pendenze, fattore determinante per la qualità del prodotto finale. I pendii favoriscono infatti la migliore insolazione che permette la perfetta maturazione delle uve, oltre a una buona ventilazione che riduce l’umidità, impedendo la formazione di muffe. Le piogge sono scarse ma ben distribuite durante l’anno e le pendenze non consentono il ristagno dell’acqua, consentendo quindi lo stress idrico e contribuendo al deposito di polifenoli sulle bucce dell’uva. Le forti escursioni termiche tra giorno e notte, oltre che tra le stagioni, fanno sì infine che si sviluppino nel modo migliore gli aromi, caratteristiche che ritroveremo poi nel bicchiere.
Situata nel comune di Lapio, la Tenuta Campore è una delle aree di produzione più vocate, sia per il Fiano che per l’Aglianico. Dal vigneto che si estende per circa 33 ettari, con densità d’impianto di oltre 3.500 ceppi e allevamento a guyot, si ottengono le uve necessarie alla produzione delle “riserve” CampoRe. La vendemmia 2009 dell’Aglianico è stata molto tardiva, tra la fine ottobre ed inizio novembre. Dopo attenta selezione, in cantina le uve sono state sottoposte a macerazione a temperatura controllata a 28°C per circa due settimane. Il Taurasi CampoRe 2009 è affinato in barrique di rovere francese di media tostatura per 48 mesi ed ha riposato in bottiglia per 6 anni.
Passiamo alla degustazione del vino
Taurasi CampoRe Riserva 2009
Di colore rubino cupo con riflessi granata, presenta un bouquet ampio e articolato. Naso di grande impatto con nitidi sentori fruttati di prugna e frutti di bosco, anche in confettura, viola, pepe nero, tabacco, cuoio e liquirizia. Sorso pieno, dinamico ed equilibrato al tempo stesso, in cui alcol e morbidezza bilanciano un tannino di ottima fattura e una grande freschezza. Dall’importante struttura, il vino chiude con un lungo finale minerale con ritorni balsamici.
È un Taurasi entusiasmante, giovane a dispetto dei dodici anni d’età, destinato ad evolvere e cambiare ancora in bottiglia. Da riassaggiare ancora molte volte nei prossimi anni.
