Carmignano Trefiano Capezzana, la verticale

Alcuni giorni fa ho riassaggiato il Carmignano Trefiano di Capezzana, Azienda vinicola dei Conti Contini Bonacossi. Mai, tuttavia, avevo degustato quattro annate in sequenza, evento possibile grazie alla manifestazione Life of Wine a cui ho partecipato. Con qualche emozione mi sono avvicinato a questo vino antico, interpretato da una delle principali cantine del distretto produttivo, un territorio ricco di tradizione e di passione. Riannodiamo un attimo il nastro della storia.

Carmignano è una delle zone vitivinicole più antiche della toscana e non soltanto. Il Granduca di Toscana Cosimo III dei Medici, con il noto bando del 1716, ufficializzava i metodi produttivi e delimitava i confini del comprensorio del “vino Carmignano”, di fatto anticipando le regole delle moderne denominazioni di origine. In realtà a Carmignano la vite si coltivava già circa 3000 anni fa in epoca preromana, come dimostrano i numerosi reperti trovati nelle tombe etrusche. Rimanendo nella storia, le radici della famiglia Contini Bonacossi risalgono al Rinascimento, mentre il loro impegno nel vino a circa un secolo fa. Agli inizi degli anni ’20 del secolo scorso, il Conte Alessandro Contini Bonacossi e la moglie Vittoria acquistarono la proprietà di Capezzana, a cui seguirono le acquisizioni delle limitrofe “Il Poggetto” e “Trefiano”. Nasce così la Tenuta di Capezzana, suddivisa in 3 fattorie e più di 120 poderi, dedita alla produzione di vino e olio di grande qualità. Oggi Capezzana è gestita dalla quarta e dalla quinta generazione dei Contini Bonacossi.

Il Carmignano Trefiano nasce nel 1979 e sin da allora è prodotto in piccole quantità con uve provenienti dai due vigneti di pochi ettari che circondano la villa cinquecentesca di Trefiano, posti a circa 200 m s.l.m. La vigna, di età media di 20-25 anni e impiantata su un terreno scisto-argilloso, ha un’esposizione a sud – sudovest molto favorevole. Il vino è composto da Sangiovese in prevalenza (almeno il 70% a seconda delle annate), poi Cabernet Sauvignon e Canaiolo. Normalmente il Sangiovese viene vendemmiato a fine settembre, seguito dalle altre due varietà. Trasportate le uve in cantina, la vinificazione viene condotta in vasche di acciaio termocondizionate dove il mosto, ottenuto dalla pressatura degli acini, fermenta per una settimana. Segue la macerazione sulle bucce per altri 13 giorni ad una temperatura di 26-28°C. Dopo la svinatura, viene effettuata la fermentazione malolattica in tonnaux di rovere francese, dove il vino riposa per almeno 18 mesi prima dell’imbottigliamento. Il vino, quindi, affina ancora per almeno un anno in bottiglia.

Vediamo com’è andata la degustazione.

Carmignano Riserva Trefiano 2016

Rosso rubino profondo, al naso dimostra spessore e ampiezza con sentori di violetta, frutti di bosco, spezie dolci e balsamico nel finale. Al palato la struttura e la profondità si coniugano ad una bella freschezza che rende la beva piacevole ed elegante, di buona persistenza gusto-olfattiva con ritorni marcatamente fruttati. Vino che ha ancora una lunghissima strada evolutiva davanti.

Carmignano Riserva Trefiano 2008

Di colore rosso rubino con bagliori granato, al naso esprime eleganti sentori di viola appassita, di ciliegia e amarena in confettura, quindi vaniglia, peperone crusco, liquirizia e note cioccolatose. In bocca è profondo e vellutato, caratterizzato da una trama tannica importante, da un bel bilanciamento tra acidità e morbidezza glicerica. Chiude con un finale di ottima lunghezza con un retrogusto speziato.

Carmignano Trefiano 2006

Alla vista colpisce per un color rubino ancora vivido, orlato di granato sull’unghia. Naso accattivante, con note speziate in evidenza, poi ricordi floreali di viola, marmellata di frutti di bosco, nuance balsamiche nel finale. Bocca succosa, fresca, con tannini importanti ma setosi ben bilanciati da una morbidezza dovuta dall’affinamento nel tempo. Finale lungo, con retrolfatto su toni di liquirizia dolce.

Carmignano Trefiano 1996

Vino importante, di colore granato compatto senza cedimenti, dovuto allo scorrere del tempo: un salto nel passato di venticinque anni. Naso ampio, cangiante man mano che ossigeniamo il calice. Subito sentori da terziarizzazione con profumi di foglie macerate e fiori secchi. Quindi una sensazione balsamica che apre a toni di tabacco, humus e sfumature pepate. Al gusto comprendiamo fino in fondo che il vino ha raggiunto il pieno equilibrio, tra tannini serici e una grande morbidezza, appena smorzata da una freschezza ancora ben presente. Vino entrato nella sua maturità, stato che manterrà chissà ancora per quanti anni. Meraviglioso.

Bellissima verticale che dimostra come il tempo lavora sull’evoluzione dei grandi vini, come sta avvenendo a questo Trefiano, Carmignano di Capezzana.

pubblicato in:
Vino Rosso

Amante del vino, Sommelier AIS ed esperto di marketing

Prima per me il vino era bianco o rosso, ogni tanto una via di mezzo, talvolta aveva le bollicine o era dolce. Poi ho iniziato questo viaggio nella conoscenza del vino, delle sue moltissime espressioni e tipologie, degli innumerevoli territori vocati. Ho incontrato personaggi meravigliosi, con cui è sempre possibile stupirsi, talvolta emozionarsi, degustando un calice di vino.

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