Château Suduiraut è un produttore storico di Sauternes che sin dal 1855 è stato designato Premier Cru Classé con la classificazione ufficiale della are vitivinicola Girondina.
Il nome Suduiraut è stato dato alla tenuta nel 1850, a seguito del matrimonio tra Nicole d’Allard e Léonard Suduiraut. Nel XVIII secolo furono aggiunti alla tenuta i magnifici giardini alla francese disegnati da Le Nôtre, il famoso giardiniere di Re Luigi XIV. Nel 1992, la proprietà fu rilevata da AXA Millésimes, con l’obiettivo di preservare e tramandare le tradizioni e la cultura vitivinicola e assicurare così che i grandi vini prodotti qui, fieri del loro glorioso passato, potessero esprimere in toto il loro potenziale in futuro.
La tenuta si estende per circa 200 ettari, di cui 91 dedicati a vigneto, dove Sauvignon Blanc e Sémillon sono coltivati con successo su una varietà di suoli: ciottoli, sabbie e argilla. La combinazione di scheletro e tessitura del suolo, l’alta densità d’impianto (7.000 piante/ettaro), l’elevata età media delle piante (35 anni), generano basse rese, contribuendo a definire la qualità e l’estrema concentrazione del frutto, e di conseguenza produrre uva con un livello di maturazione ideale per lo stile di vino desiderato.
L’azienda è certificata al più alto livello dello schema High Environmental Value Level 3, sistema di certificazione ambientale dedicato alle aziende agricole. Questa certificazione francese è supervisionata dal Ministero delle politiche agricole ed è volta a promuovere pratiche che siano rispettose dell’ambiente per conservare la biodiversità e le risorse naturali.
Château Suduiraut produce sia vini Bianchi secchi che dolci, ma la mia attenzione oggi è dedicata ad uno dei loro vini dolci “muffato”: Castelnau de Suduiraut.
In autunno la vicinanza della tenuta con i fiumi Ciron e Garonna garantisce un microclima caratterizzato da mattine nebbiose, seguite da pomeriggi caldi e soleggiati; condizioni ideale affinché la Botrytis Cinerea (Muffa Nobile) possa svilupparsi.
Il fungo è già presente nel vigneto dopo la fioritura delle piante e fa la sua comparsa sui grappoli appena inizia la maturazione. Nelle condizioni ideali il fungo sviluppa la Muffa Nobile, creando microscopici fori nelle bucce degli acini, consentendo così l’evaporazione dell’acqua durante i pomeriggi caldi e assolati; al tempo stesso favorisce la concentrazione degli zuccheri e dell’acidità oltre a donare aromi specifici e unici alle uve che amplificheranno la complessità aromatica dei vini prodotti. Nel caso in cui invece l’umidità fosse troppo elevata, il fungo genererebbe Muffa Grigia, rendendo così le uve inutilizzabili per la produzione di vino.
La Botrytis Cinerea non attacca tutte le piante nello stesso momento, per questo motivo le uve devono essere raccolte esclusivamente a mano, prestando la massima attenzione alla selezione esclusiva delle bacche affette dal fungo, elemento che riduce drasticamente le rese; questo significa che la vendemmia è solitamente ripartita in quattro o cinque passaggi nel vigneto da settembre metà novembre.
Lo sviluppo della Botrytis Cinerea (Muffa Nobile) è imprevedibile; quindi, il modo in cui influisce sulle rese influenza la produzione annuale, ma allo stesso tempo rende ogni annata unica ed eccezionale.
Ecco una sintesi delle caratteristiche delle uve utilizzate per produrre il vino degustato:
Sauvignon Blanc: varietà a bacca bianca con germogliamento tardivo e maturazione relativamente precoce, che la rendono adatta ad essere coltivata in climi freddi e regioni soggette a piogge autunnali anticipate. Varietà vigorosa che dà il meglio su terreni poveri. La superficie fogliare deve essere gestita attentamente per evitare zone in ombra e quindi un frutto acerbo con sapori troppo erbacei. Nei vini bianchi di Bordeaux apporta intensi aromi di sfalcio d’erba, peperone verde e asparago, corredati da uva spina, pompelmo e pietra focaia; tipicamente ha medio corpo e alcol, ma alta acidità.
Sémillon: varietà tipica della regione, a media maturazione, suscettibile ad attacchi di Botrytis Cinerea che dona grappoli affetti da Muffa Nobile nelle giuste condizioni ambientali. Nei vini secchi di Bordeaux apporta bassa/media intensità aromatica (mela e limone), corpo e acidità, in grado di smorzare la maggiore intensità aromatica e alta acidità del Sauvignon Blanc. Questa varietà ha un’ottima predisposizione per la fermentazione e maturazione in botti di rovere francese dato che è in grado di sviluppare e amplificare le note speziate e di vaniglia del legno.
Castelnau de Suduiraut – 2013 – Sauternes A.O.C.
Sémillon 96%, Sauvignon Blanc 4%
Il laborioso e lungo processo di pressatura permette di estrarre il ricco succo dalle uve per essere poi vinificato e maturato lentamente in botti di rovere, di cui 15% nuove, all’interno delle quali il vino riposa per 18 mesi.
- Esame visivo: brillante, giallo dorato, consistente.
- Esame olfattivo: molto intenso, complesso e fine, con aromi estremamente percettibili di fiori gialli, mela, lime, scorza d’arancia candita, pesca, albicocca, vaniglia, cannella, miele e zafferano.
- Esame gusto-olfattivo: dolce, caldo e morbido; un vino di corpo, ma caratterizzato da grande acidità e sapidità, equilibrato e intenso dotato di lunga persistenza.
- Abbinamento: crème brûlée.
Un vino complesso di qualità elevata, la cui dolcezza è estremamente bilanciata dall’elevata e rinfrescante acidità che ne rende ogni sorso particolarmente agile. Tutti i profumi sono ben identificabili, definiti e integrati tra loro, in particolare quelli di frutta matura e candita (albicocca, pesca, miele) si combinano molto bene con quelli derivanti dalla maturazione in legno (vaniglia e spezie dolci). La persistenza è impressionante, il finale si sviluppa su note più fruttate, lasciando spazio alla grande sapidità che mantiene in equilibrio le note derivanti dal legno e quelle più evolute di frutta candita. Con un’ulteriore invecchiamento in bottiglia, le note primarie evolveranno ulteriormente, arricchendo ancora di più il già ampio spettro aromatico di questo vino.
Produttore: Château Suduiraut