La scorsa estate ho avuto la possibilità di visitare uno dei più antichi, grandi e tra i più iconici produttori di Bordeaux, Château Carbonnieux. Ho già parlato di Château Carbonnieux in un articolo precedente, Château Carbonnieux: il leggendario vino bianco di Bordeaux, ma oggi voglio concentrarmi sulla visita e sull’esperienza di degustazione.
L’entrata che conduce allo Château è impressionante, con le sue strade sterrate delimitate da alberi su entrambi i lati. Il complesso aziendale è circondato da vigneti e boschi, si percepisce immediatamente come la sostenibilità e il desiderio di essere il più possibile attenti all’ambiente siano stati fatti parte della filosofia aziendale, con l’obiettivo di sviluppare le biodiversità.
Sono stato accolto dalla addetta al ricevimento delle visite che mi ha guidato nella visita alla cantina. La visita è iniziata nel cortile dello Château, dove la storia aziendale mi è stata raccontata con dovizia di particolari, partendo delle origini medioevali dalla famiglia chiamata “Carbonius” or Carbonnieu, dal quale l’azienda ha preso il nome, per arrivare agli eventi più recenti che hanno interessato la proprietà e la gestione della famiglia Perrin.
Due eventi della lunga storia collegata a questo produttore hanno catturato la mia attenzione, entrambi avvenuti durante il XVIII secolo.
Grazie al talento e allo spirito imprenditoriale dei Monaci Benedettini dell’Abbazia Sainte-Croix, che hanno gestito la produzione enologica per mezzo secolo, i vini bianchi furono introdotti a Costantinopoli alla corte del Sultano Ottomano, dove vennero chiamati “L’acqua minerale di Carbonnieux”. Inoltre, nel 1786, Thomas Jefferson, il futuro presidente degli Stati Uniti d’America, venne in Francia per un grand tour alla scoperta dei suoi vigneti. A Bordeaux selezionò Carbonnieux per degustare il “Vino delle Odalische”, come era chiamato negli Stati Uniti.
La visita è stata dedicata al tour “Legendary White” che ha permesso di acquisire maggiori informazioni e conoscenza relative al caratteristico stile di vino bianco secco prodotto a Bordeaux. La degustazione ha incluso un campione di Château Tour Léognan 2021 e due differenti annate di Grand Cru Classé Château Carbonnieux.
I vigneti dedicati alla coltivazione delle uve a bacca bianca sono posti su suoli marnosi (argilla e calcare), presenti sulle dolci colline ghiaiose che affiancano la Garonna. I vini bianchi prodotti qui hanno una pronunciata intensità aromatica che si sviluppa su note floreali e fruttate in gioventù; con il passare del tempo acquisiscono complessità e sviluppano note di frutta candita e disidratata che rendono questi vini adatti a reggere il passaggio del tempo in bottiglia.
Ecco una sintesi delle caratteristiche delle uve utilizzate per produrre i vini degustati:
Sauvignon Blanc: varietà a bacca bianca con germogliamento tardivo e maturazione relativamente precoce, che la rendono adatta ad essere coltivata in climi freddi e regioni soggette a piogge autunnali anticipate. Varietà vigorosa che dà il meglio su terreni poveri. La superficie fogliare deve essere gestita attentamente per evitare zone in ombra e quindi un frutto acerbo con sapori troppo erbacei. Nei vini bianchi di Bordeaux apporta intensi aromi di sfalcio d’erba, peperone verde e asparago, corredati da uva spina, pompelmo e pietra focaia; tipicamente ha medio corpo e alcol, ma anche alta acidità.
Sémillon: varietà tipica della regione, a media maturazione, suscettibile ad attacchi di Botrytis Cinerea che dona grappoli affetti da Muffa Nobile nelle giuste condizioni ambientali. Nei vini secchi di Bordeaux apporta bassa/media intensità aromatica (mela e limone), corpo e acidità, in grado di smorzare la maggiore intensità aromatica e alta acidità del Sauvignon Blanc. Questa varietà ha un’ottima predisposizione per la fermentazione e maturazione in botti di rovere francese dato che è in grado di sviluppare e amplificare le note speziate e di vaniglia del legno.
Château Tour Léognan – Pessac-Léognan A.O.C. – 2021 – Grand Vin de Graves
Sauvignon Blanc – Sémillon
Un blend di Sauvignon Blanc e Sémillon realizzato con il frutto delle piante giovani che non hanno ancora acquisito la capacità di produrre un frutto concentrato tale da essere usato per il Grand Cru Classé Château Carbonnieux. I vino offre note agrumate, integrate e amplificate dalla rinfrescante acidità tipica del Sauvignon Blanc. Una certa morbidezza è offerta sia dal Sémillon che dal periodo di maturazione in legno (9 mesi).
- Esame visivo: cristallino, giallo paglierino.
- Esame olfattivo: abbastanza intenso, abbastanza complesso e fine. Aromi erbacei (sfalcio d’erba), agrumati (limone, lime, pompelmo), e fruttati (mela, pesca nettarina) oltre a note di biscotto, vaniglia e mandorla.
- Esame gusto-olfattivo: secco, abbastanza caldo e abbastanza morbido. Fresco e abbastanza sapido. Equilibrato, con un finale abbastanza lungo.
- Abbinamento: insalata di calamari con julienne di verdure crude.
Château Carbonnieux – Pessac-Léognan A.O.C. – 2021 – Grand Cru Classé de Graves
65% Sauvignon, 35% Sémillon
L’annata è stata caratterizzata da notti gelide ad aprile che hanno messo a rischio il germogliamento, ma l’accensione di fuochi nei vigneti nei momenti più critici hanno fatto in modo che le perdite fossero minime. Le uve sono maturate lentamente ma costantemente grazie al clima più favorevole della primavera inoltrata. A metà giugno, forti piogge hanno scatenato un attacco di muffa, fortunatamente limitato alle foglie nella maggior parte dei varietà. L’estate tipicamente marittima ha protetto le viti dal caldo estremo, ma ha incrementato l’incidenza dei marciumi. La vendemmia ha regalato un frutto di qualità elevata, con equilibrio tra zucchero e acidità oltre a note aromatiche molto interessanti. Le uve sono state pressate delicatamente e lentamente per evitare l’estrazione dei tannini ed eccessivi livelli di parti solide. Gas inerti sono stato utilizzati per evitare l’ossidazione. Il mosto è stato chiarificato a freddo. La fermentazione e l’affinamento sono stati svolti in legno di rovere, di cui il 25% nuovo. Il vino ha maturato 10 mesi sulle fecce fini con frequenti bâtonnage con l’obiettivo di amplificare la complessità del vino.
- Esame visivo: cristallino, giallo paglierino.
- Esame olfattivo: abbastanza intenso, complesso e fine. Aromi erbacei (sfalcio d’erba), agrumati (limone, lime, pompelmo), fruttati (mela, pesca) e a corredo note di biscotto, vaniglia e mandorla.
- Esame gusto-olfattivo: secco, caldo e morbido. Fresco e sapido. Equilibrato, fine ed elegante di decisa persistenza.
- Abbinamento: tartare di salmone con verdure croccanti.
Château Carbonnieux – Pessac-Léognan A.O.C. – 2016 – Grand Cru Classé de Graves
70% Sauvignon, 30% Sémillon
Annata è stata generosa in quantità con una qualità del frutto che può essere definita eccezionale. Nonostante le forti piogge primaverili, la fioritura è avvenuta con successo grazie alle condizioni favorevoli (tempo buono e secco). L’estate è stata calda e soleggiata ma asciutta; questo ha permesso la raccolta delle uve a perfetta maturazione, che sono state pressate delicatamente e lentamente per evitare l’estrazione dei tannini così come eccessive quantità di solidi. L’uso di gas inerti ha evitato il rischio di ossidazione. Il mosto è stato chiarificato a freddo. La fermentazione e l’affinamento sono stati svolti in legno di rovere, di cui il 25% nuovo. Il vino ha maturato 10 mesi sulle fecce fini con frequenti bâtonnage con l’obiettivo di amplificare la complessità del vino.
- Esame visivo: cristallino, giallo paglierino con riflessi dorati.
- Esame olfattivo: intenso, complesso e fine. Aromi erbacei (sfalcio d’erba), agrumati (limone, lime, pompelmo), fruttati (mela, pesca, albicocca) corredati da note di biscotto, brioche, vaniglia, ginger e vaniglia.
- Esame gusto-olfattivo: secco, caldo e morbido. Fresco e sapido. Equilibrato, eccellente ed elegante, con una lunga persistenza.
- Abbinamento: scampi con avocado e salsa al lime.
Produttore: Château Carbonnieux