Don Tommaso, altra scoperta targata Principe Corsini

Durante il Vinitaly siamo passati allo stand di Principe Corsini di cui abbiamo già parlato, raccontando la verticale del Chianti Classico Gran Selezione Zac. Realtà storica del Chianti Classico, l’azienda si trova a San Casciano Val di Pesa con Villa Le Corti, 230 ettari di cui 50 vitati, di proprietà della famiglia sin dal 1363. L’azienda è anche presente in Maremma con Tenuta Marsiliana.

Questa volta raccontiamo la degustazione del Chianti Classico Don Tommaso 2000, da bottiglia magnum, vino ultraventennale che ci è piaciuto molto.

Il vigneto, da cui provengono le uve, si trova a Villa Le Corti. Dei 50 ettari di estensione, 47 sono vitati a Sangiovese. L’esposizione è a mezzogiorno ad un’altitudine media di 250 metri sul livello del mare. Il sistema di allevamento è il cordone speronato con densità d’impianto superiore ai 5.000 ceppi per ettaro. Nel 2000 il vigneto era ancora abbastanza giovane, con un’età media di 10 anni.

L’annata 2000 è stata ottima, anche se i millesimi 1999 e 2001 furono considerati ancora superiori dalla critica. All’inverno, nel complesso mite, sono seguite frequenti piogge primaverili e temperature in aumento che hanno consentito un’ottima fioritura. Il caldo estivo ha favorito la formazione di bucce spesse e, nonostante i temporali di settembre, la maturazione è stata leggermente anticipata con una notevole concentrazione del tenore zuccherino. Le uve destinate alla produzione del Don Tommaso sono sempre state scelte tra una selezione delle migliori, Sangiovese in prevalenza, con un saldo di Merlot (15% circa).

In cantina, la fermentazione avviene in vasche d’acciaio e dura 18 giorni per il Sangiovese e di 16 per il Merlot. Il vino è stato conservato per 16 mesi in barrique nuove per un terzo della massa e di secondo passaggio per la rimanente parte. È stato poi essere affinato ancora per oltre un anno in bottiglia nella cantina storica del diciassettesimo secolo. Passiamo alla degustazione del vino.

Chianti Classico Don Tommaso 2000

Vino potente e profondo ma allo stesso tempo raffinato e morbido e saldamente ancorato al territorio. Alla vista è granato con bordo aranciato, segno dell’età del campione in degustazione. Il naso è importante e articolato. Avvertiamo subito sentori terziarizzati di tabacco dolce, cacao, legno di liquirizia, spezie scure, fungo, poi violetta essiccata e ricordi fruttati di prugna e amarena in confettura. Bocca larga che si caratterizza da una grande morbidezza ma con una sorprendente freschezza, ancora molto ben presente nonostante i 22 anni di vita del vino. Chiude lungo su note ancora di liquirizia e balsamiche.

Vino emozionante che si abbina perfettamente a preparazioni a base di carne a lunga cottura come manzo, agnello o cacciagione come il capriolo, guarnite con spezie importanti come chiodi di garofano. Da accostare anche a formaggi stagionati. È un vino destinato ad evolvere ancora.

pubblicato in:
Vino Rosso

Amante del vino, Sommelier AIS ed esperto di marketing

Prima per me il vino era bianco o rosso, ogni tanto una via di mezzo, talvolta aveva le bollicine o era dolce. Poi ho iniziato questo viaggio nella conoscenza del vino, delle sue moltissime espressioni e tipologie, degli innumerevoli territori vocati. Ho incontrato personaggi meravigliosi, con cui è sempre possibile stupirsi, talvolta emozionarsi, degustando un calice di vino.

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