La degustazione odierna ha ad oggetto vini prodotti da due vitigni tipici dell’Alsazia, regione vitivinicola del nord-est della Francia che di estende lungo il corso del fiume Reno al confine con la Germania. Pur essendo posizionata ad alta latitudine (48° N) si caratterizza per un clima soleggiato, caldo e secco.
Una regione unica e prestigiosa, in cui la coltivazione della vite ha origini che risalgono ai tempi dei Romani; oggi è rinomata per i suoi pittoreschi paesaggi con le colline ricoperte da vigneto, e soprattutto per i suoi vini aromatici, caratterizzati da note floreali e speziate, vini ottenuti per la quasi totalità da varietà a bacca bianca. Caratteristica distintiva dei vini di Alsazia è la bottiglia che li contiene e presenta con un’immagine identitaria, nota come “flûte d’Alsace”.
Ambiente e Clima
I vigneti dell’Alsazia, e in particolare quelli posti sulle pendici dei Vosgi, sono caratterizzati da una moltitudine di esposizioni e sono posti a diverse altitudini, elementi essenziali per poter coltivare con successo il grande numero di varietà disponibili nella regione.
I vigneti migliori si trovano tipicamente tra i 200 e 250 metri sul livello del mare, ma alcuni appezzamenti, tipicamente vigneti classificati come Grand Cru si trovano su pendenze importanti, e sono posti ad un’altitudine che può arrivare anche fino anche a 450 metri. Le esposizioni ottimali che massimizzano l’esposizione alla luce solare sono quelle poste a sud, sud-est o sud-ovest. Vigneti meno prestigiosi si trovano invece tra le pendici delle montagne e il fiume Reno, in zone per lo più pianeggianti.
Forse ancora più variegata e mutevole è la composizione del suolo in Alsazia, tanto da poterla definire come un “mosaico di terroir”. In generale, il suolo in pianura è profondo e fertile, pertanto utilizzato per la produzione votata al volume, mentre in zone più collinari, il suolo è meno fertile dotato di un migliore con un drenaggio dell’acqua, caratteristiche che agevolano e promuovono una crescita delle piante più lenta che dà potenzialità per una produzione vocata alla qualità.
I vigneti sono gestiti a Guyot singolo o doppio, inoltre, le piante sono allevate ad una distanza di 1/1,2 metri dal suolo per ridurre il rischio di gelate e umidità, in particolare in pianura. Anche la zona fogliare delle piante è più alta rispetto ad altre regioni (1,8/1,9 metri da terra); questo accorgimento massimizza l’esposizione ai raggi solari, ma richiede che lo spazio tra i filari debba essere abbastanza largo per evitare zone d’ombra. La densità di impianto è di circa 4,000/4,500 ceppi per ettaro, con densità inferiori in pianura e superiori in collina.
A causa del grande numero di tipologie di vino prodotte, dagli spumanti per arrivare alle vendemmie tardive e muffati, e dalla diversità delle caratteristiche dei vigneti, esposizione e altitudine, il periodo vendemmiale in Alsazia è lungo, inoltre il disciplinare richiede che i vigneti Grand Cru siano vendemmiati a mano, mentre quelli su pendii più gentili o in pianura sono tipicamente vendemmiati con l’ausilio di macchine.
I Vosgi agiscono anche come barriera naturale a protezione dei vigneti, limitando le influenze oceaniche e accentuando il clima continentale della regione che si caratterizza per inverni rigidi ed estati molto calde.
I forti venti da ovest che sono responsabili delle abbondanti precipitazioni piovose sul versante occidentale della catena montuosa, sono bloccati dalla stessa: pertanto la regione ha un clima asciutto, con 500-600 mm di piogge distribuite durante l’anno. Il basso livello di precipitazioni è condizione favorevole alla riduzione del rischio di diffusione di muffe e marciumi, e questo determina una riduzione del numero di trattamenti in vigneto. Inoltre, la produzione su piccola scala, quasi artigianale, di molti produttori permette loro di prestare grande attenzione al monitoraggio continuo della sanità delle piante nei vigneti e di intervenire tempestivamente qualora fosse necessario il contrasto a malattie o attacchi fungini.
La forte escursione termica tra notte e giorno, tipica di un clima continentale come quello dell’Alsazia, si manifesta particolarmente in autunno e permette una maturazione delle uve lenta e costante che dona loro una complessa aromaticità e il mantenimento di alti livelli di acidità che si riscontrano nell’estrema freschezza gustativa dei vini.
Biodiversità e Sostenibilità
L’estrema diversità nei suoli e la contemporanea presenza di differenti microclimi hanno incentivato i viticoltori a preservare un gran numero di vitigni diversi, e a ricercare per ciascuno di essi il miglior terroir affinché si potessero esprimere al meglio, oltre ad essere un elemento essenziale per la promozione della biodiversità nella regione.
Ormai da tempo è diffusa la pratica di stimolare e aumentare le difese naturali della vite incentivano lo sviluppo dell’apparato radicale delle piante e al tempo stesso limitano l’utilizzo di fertilizzanti ed erbicidi di sintesi: in Alsazia la viticultura sostenibile, biologica e biodinamica è realtà.
Vitigni
L’Alsazia è famosa per il numero di cantine che producono molte, se non tutte le categorie di vino autorizzate: vino spumante, vino secco, vino semi-secco oltre a Vendange Tardive e Sélection de Grains Nobles. A rendere ancora più complessa la produzione si deve considerare che queste categorie possono essere realizzatedalle quattro varietà “Nobili” o da tutte le varietà disponibili e che i vini possono essere posti a diversi livelli di qualità e prezzo. Questo significa che in media ogni produttore può avere circa 20-30 referenze nel suo portfolio.
Le varietà “Nobili” sono Riesling, Muscat, Pinot Gris e Gewurztraminer; queste varietà sono le uniche che possono essere impiegate per le categorie Vendange Tardive e Sélection de Grains Nobles, oltre ad essere impiegate per la produzione di vini tipicamente varietali da vigneti classificati come Grand Cru, esistono tuttavia alcune eccezioni a questa regola.
Oggi sono stati selezionati vini realizzati con due vitigni considerati “Nobili” ovvero Gewurztraminer e Pinot Gris.
Ecco una sintesi delle caratteristiche delle uve utilizzate per produrre i vini degustati:
Pinot Gris: varietà a bacca bianca che si caratterizza per un germogliamento e una maturazione precoce che la rendono soggetta a gelate primaverili, ma la cui vendemmia può avvenire in anticipo rispetto dell’arrivo delle piogge autunnali. Le uve possono raggiungere elevati livelli di zucchero, pertanto i vini ottenuti possono avere un alto titolo alcolometrico. I Pinot Gris alsaziani tipicamente hanno media intensità aromatica di pesca e mela, hanno un corpo pieno e presentano acidità media. I migliori esempi hanno potenziale di invecchiamento e col tempo sviluppano note di miele e delicati sentori affumicati.
Gewurztraminer: varietà a bacca bianca, le cui bucce assumono un colore rosa. Vitigno a germogliamento e maturazione precoce che lo rendono soggetto a gelate primaverili, ma la cui vendemmia può avvenire in anticipo rispetto all’arrivo delle piogge autunnali. Varietà che accumula zucchero molto rapidamente, ma in Alsazia è vendemmiata con ritardo per poter ottenere una completa maturazione delle bucce e pertanto un complesso spettro aromatico, oltre ad evitare possibili tannini acerbi. I vini ottenuti da questo vitigno mostrano aromi intensi di lychee, pesca, albicocca, rosa e a cui si aggiungono note speziate; hanno un titolo alcolometrico e un corpo medio-alto, ma acidità bassa.
L’Azienda
Léon Beyer è una cantina storica che opera dal XVI secolo, situata nel cuore dell’Alsazia a Eguisheim, villaggio dalla tradizione vitivinicola che risale al Medioevo.
L’azienda è a conduzione familiare e ha fatto dell’artigianalità, qualità oltre che del rispetto per l’ambiente i propri cardini. Come da tradizione, la produzione è rappresentata da una vasta gamma di prodotti, di tutte le tipologie, vini secchi, dolci e spumanti, tutti accumunati dalla capacità di rispecchiare l’identità del territorio.
Pinot Gris – Reserve – Alsace A.O.C. – 2014
100% Pinot Gris
- Esame visivo: giallo paglierino con riflessi dorati, consistente.
- Esame olfattivo: abbastanza intenso e abbastanza complesso, con aromi floreali, fruttati di uva spina, mela, pera, mela cotogna e pesca, con delicati sentori agrumati di lime e scorza di limone candita.
- Esame gusto-olfattivo: vino secco, abbastanza caldo e molto morbido, tuttavia equilibrato; abbastanza fresco e di medio corpo. Intensità gustativa media con un finale abbastanza lungo su sentori agrumati.
- Abbinamento: tagliatelle ai finferli.
Comtes d’Eguisheim – Gewurztraminer – Alsace A.O.C. – 2008
100% Gewurztraminer
- Esame visivo: giallo dorato con riflessi ramati, consistente.
- Esame olfattivo: intenso e complesso, con aromi di frutta matura, mela, pera, albicocca, pesca, lychee, e di frutta sciroppata e disidratata, con un finale di miele millefiori, zenzero, cannella e finale ammandorlato.
- Esame gusto-olfattivo: vino secco, abbastanza caldo e morbido, equilibrato e dotato di bassa acidità e corpo medio. L’intensità gustativa è molto intensa e la lunga persistenza è su note speziate.
- Abbinamento: curry di maiale con mango.
Nota: entrambi i vini sono stati degustati all’apice della loro maturità, ulteriore tempo trascorso in bottiglia non ne avrebbe potuto amplificare ulteriormente la complessità. In particolare, il secondo campione sin dall’esame visivo presupponeva le prime avvisaglie di ossidazione, condizione confermata anche all’esame olfattivo e gusto-olfattivo.
Per avere maggiori informazioni sui vini oggetto della degustazione, ecco il sito del produttore: Léon Beyer