La Riva Destra, ovvero i vigneti posti sulla riva orientale della Dordogna e della Gironda, è la zona in cui si trovano due tra le più rinomate denominazioni della regione del Libournais, ovvero Pomerol e Saint-Émilion, entrambe note per i loro vini che ottimi in gioventù danno il meglio con il passare del tempo.
Saint-Émilion e Pomerol sono denominazioni confinanti, che presentano alcune caratteristiche notevolmente differenti come, ad esempio, l’estensione dei vigneti e la composizione del suolo, ma al tempo stesso condividono alcuni fattori, l’influenza dei fiumi Isle e Dordogna che fungono da volano termico moderando le temperature calde in estate e quelle fredde in inverno, in particola quest’ultimo fattore è molto importante nell’offrire protezione contro il rischio di gelate a cui la regione è soggetta.
Ambiente e Clima
Con i suoi circa 800 ettari vitati, Pomerol è una delle denominazioni più piccole di Bordeaux; tra le sue caratteristiche identitarie vi è la composizione del suolo, un altopiano che degrada in terrazzamenti consecutivi verso la Dordogna, dove in superficie si trovano calcare e sabbie, mentre il sostrato roccioso è formato da argilla ricca di ferro, conosciuto come “Crasse de fer”. La scarsa profondità del suolo, combinata con le sue capacità drenanti, potrebbe mettere in sofferenza le viti in annate particolarmente siccitose.
La denominazione Saint-Émilion invece si estende per circa 5,500 ettari, qui i suoli sono più variegati. Un altopiano calcareo circonda il villaggio che dà il nome alla denominazione, mentre terreni composti da calcare e argilla si trovano sulle gentili colline che si estendono più in lontananza fino ad arrivare alla pianura sabbiosa e ciottolosa della valle della Dordogna. Nel 1999 il villaggio di Saint-Émilion è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO, a protezione del suo “panorama culturale”; un importante riconoscimento del carattere unico e dell’importanza universale del vigneto di Saint-Émilion.
Il clima del Libournais permette di raggiungere equilibrio tra tannini, zucchero e acidità nelle uve, presupposto essenziale per ottenere la longevità tipica delle grandi annate di Bordeaux.
La regione di Bordeaux nel suo complesso ha un clima marittimo, in cui l’oceano Atlantico da Ovest gioca un ruolo essenziale con la sua fredda influenza, questa influenza però incide in misura minore nel Libournais essendo nell’entroterra e quindi meno esposto.
L’escursione termica stagionale, così come quella tra giorno e notte, è moderata; nelle migliori annate le temperature sono abbastanza calde e costanti durante tutta stagione, attorno ai 13°C in media. Autunni relativamente asciutti e caldi, soprattutto nella loro parte iniziale, assicurano maturazione costante e completa.
Le precipitazioni si attestano mediamente attorno ai 900 mm all’anno, un livello adeguato allo sviluppo delle piante e alla maturazione delle uve; tuttavia la differenza nell’ammontare delle precipitazioni di anno in anno, così come la tempistica in cui le piogge fanno la loro comparsa durante la stagione sono estremamente variabili, e questo può causare problemi durante la fioritura, ritardi di maturazione, oltre a un incremento della diffusione di funghi e malattie con potenziali effetti negativi sulla quantità, ma soprattutto sulla qualità della vendemmia.
Il cambiamento climatico a Bordeaux è ormai una realtà innegabile. Negli ultimi venti anni sono state registrate estati sempre più calde e siccitose, alle quali le varietà, sia a bacca bianca che a bacca nera, coltivate a Bordeaux hanno dimostrato di poter resistere. Tuttavia, in annate recenti, in cui le condizioni sono state particolarmente estreme alcuni vini sono risultati sbilanciati, mostrando acidità inferiore e alcol superiore rispetto al passato.
Biodiversità e Sostenibilità
La sostenibilità riguarda un approccio produttivo con uno spettro ampio che includere anche aree come la responsabilità sociale delle imprese e proprio l’adattamento al cambiamento climatico.
L’intera regione di Bordeaux sta ormai da tempo provando a prendere contromisure per contrastare il cambiamento climatico, concentrandosi su iniziative volte alla salvaguardia delle risorse naturali, dell’ecosistema e più in generale allo sviluppo della biodiversità, con l’obiettivo nel lungo termine di raggiungere una viticultura più sostenibile.
A dimostrazione dell’effettivo impegno profuso dall’intera regione, c’è il fatto che il CIVB (Conseil Interprofessionnel Du Vin De Bordeaux) investe ogni anno circa € 1,2 milioni nella ricerca dedicata a queste tematiche, di cui € 400.000 destinati alla riduzione dell’uso dei pesticidi.
Data l’ampia estensione della regione di Bordeaux si possono trovare numero importante e variegato di produttori e al tempo stesso di approcci produttivi, che risultano in un altrettanto grande numero di etichette e certificazioni ambientali che molto spesso coesistono. Nello specifico, i due produttori oggetto dell’articolo odierno, hanno selezionato percorsi di certificazione ambientale differenti.
High Environmental Value (HVE)
Il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francese ha introdotto un approccio volontario per riconosce le performance e i miglioramenti nel campo ambientale delle aziende agricole e tra queste anche quelle vinicole. La certificazione garantisce che la pressione posta dalle pratiche agricole sull’ambiente sia mantenuta a livelli minimi.
Il sistema HVE si basa su 3 livelli, il passaggio ad un livello superiore è subordinato al rispetto di tutti i requisiti richiesti da quello inferiore. HVE Livello 3 rappresenta il livello più alto di certificazione ambientale che le aziende agricole possano raggiungere in Francia e si poggia su quattro aree chiave: mantenimento della biodiversità, agricoltura conservativa, uso consapevole di fertilizzanti e gestione delle acque. Se tutte le condizioni sono rispettate, l’azienda può apporre il logo HVE sui propri prodotti.
Questo programma di certificazione garantisce il rispetto dell’ambiente, della società e più in generale la sostenibilità economica dell’azienda vinicola; Terra Vitis ha un doppio riconoscimento, infatti ogni membro certificato è anche certificato HVE Level 3. La certificazione è valida sia per l’azienda che per i suoi prodotti ed è l’unica specifica per il settore vitivinicolo riconosciuta dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare Francese.
Vigneto e Vitigni
Tradizionalmente la densità di impianto dei vigneti a Bordeaux è elevata, per i vigneti più rinomati circa 10,000 piante per ettaro, con viti piantate a distanza di un metro l’una dall’altra, con i filari sempre distanziati di un metro. I vigneti meno prestigiosi hanno invece una densità d’impianto che si reduce drasticamente arrivando anche a 3,000 piante per ettaro.
Ecco una sintesi delle caratteristiche delle uve utilizzate per produrre i vini degustati:
Merlot: varietà a bacca nera a maturazione media che può essere coltivata anche su suoli più “freddi” come quelli del Libournais. È caratterizzata da acini di grandi dimensioni e può accumulare alti livelli di zucchero e quindi raggiungere livelli di alcol potenziale elevati. Nei tagli bordolesi apporta aromi di fragola, prugna rossa, note erbacee nelle annate più fredde, mora e prugna nera nelle annate più calde, oltre a livelli medio-alti di alcol.
Cabernet Franc: varietà a bacca nera a germogliamento precoce e a maturazione media, che pertanto consente di essere vendemmiata prima delle piogge autunnali. I vini prodotti da questa varietà resistente ai climi freddi si caratterizzano per profumi intensi di lampone, ribes rosso e violetta, mostrano un corpo snello e tannino medio, ma con alta acidità.
Château Franc La Rose – Grand Cru Saint-Émilion A.O.C. – 2019
75% Merlot, 25% Cabernet Franc
La famiglia Trocard gestisce da 15 generazioni un vigneto situato nel cuore del Libournais. L’attività è iniziata nel XVII secolo, su pochi ettari, il vero sviluppo avvenne nel 1976 quando la dimensione dell’azienda passò da 20 a 90 ettari, sparsi su terroir selezionati nelle denominazioni Pomerol, Lalande de Pomerol, Saint-Émilion Grand Cru, Lussac Saint-Émilion. L’azienda è certificata TerraVitis.
Château Franc La Rose si trova su un altopiano argilloso-calcareo nel comune di Saint-Émilion, il vigneto ha un’estensione di circa 6 ettari, dove viti dell’età media di 40 anni sono curate con attenzione. La vendemmia è svolta manualmente. Dopo la fermentazione il vino trascorre dalle 4 alle 5 settimane a contatto con le bucce ed è affinato per 18 mesi in barrique di rovere francese prima di essere imbottigliato e messo in commercio.
- Esame visivo: limpido, rosso rubino, consistente.
- Esame olfattivo: intense note di rosa, seguite da frutta rossa: ciliegia, ribes rosso, prugna rossa oltre a mora e prugna disidratata. Aromi speziati di vaniglia, cannella, liquirizia, chiodi di garofano sottili note di cioccolato completano il complesso spettro aromatico.
- Esame gusto-olfattivo: secco, caldo, ma dotato di grande freschezza gustativa e tannino maturo che contribuisce i modo determinante all’importante corpo. Vino equilibrato, di grade intensità e persistenza.
- Abbinamento: costata di manzo à la Bordelaise.
Château Maillet – Pomerol A.O.C. – 2018
95% Merlot , 5% Cabernet Franc
Château Maillet appartiene alla famiglia Moze-Berthon, la cui storia è legata a Pomerol dall’inizio del XIX secolo. Nel tempo, l’azienda ha acquisito vigneti anche nelle denominazioni Saint-Émilion e Montagne Saint-Émilion. Château Maillet è un vino “nuovo” all’interno della denominazione Pomerol; infatti, è prodotto solo dal 2015. Azienda che fa parte dei Vignerons Indépendants e certificata HVE Level 3.
Le uve provengono da un vigneto di appena 1,5 ettari, situato nell’estremo nord-est della denominazione. Il suolo è composto da sabbia e ghiaia, con sottosuolo argilloso-limoso, caratterizzato da “Crasse de fer”. Il vino è prodotto con micro-vinificazioni, in botti di rovere nuove al 100%, alla ricerca di una perfetta integrazione tra vino e legno.
- Esame visivo: limpido, rosso rubino, consistente.
- Esame olfattivo: intense e definite note di frutta rossa: ciliegia, ribes rosso, prugna rossa oltre a mora e prugna disidratata. Aromi speziati di vaniglia, pepe nero, chiodi di garofano, con aromi tostati e di tabacco sul finale che arricchiscono il complesso spettro aromatico.
- Esame gusto-olfattivo: secco, caldo, con alti livelli di acidità e di tannini maturi e morbidi. Un vino di grande corpo ed eleganza, già equilibrato che presenta una lunga persistenza in tutte le sue componenti gusto-olfattive.
- Abbinamento: costoletta di vitello con funghi spugnola.
Per avere maggiori informazioni sui vini oggetto della degustazione, ecco i siti dei produttori: Vignobles Jean-Louis Trocard | Vignboles Moze-Berthon