Qualche giorno fa abbiamo preparato il risotto alla zucca, piatto così gustoso che non poteva non essere accompagnato da un vino adeguato. Abbiamo quindi scelto il Masseré, un Pinot Grigio del Collio, Azienda Tiare. Ho deciso di raccontare questa esperienza, molto soddisfacente.
La zucca appartiene alla famiglia delle cucurbitacee, arrivata dalle Americhe grazie ai primi viaggi oltreoceano del XVI secolo. Per l’80% circa è costituita da acqua, quindi da grassi, carboidrati e proteine. Abbiamo preparato il risotto personalizzando la ricetta: abbiamo utilizzato l’olio extravergine d’oliva al posto del burro e per mantecare abbiamo impiegato anche un po’di provoletta affumicata. Da buon siciliano poi, ho servito il risotto con una spolverata di cacio cavallo grattugiato della mia terra.
Come detto, per l’abbinamento abbiamo scelto un Collio Pinot Grigio, per l’esattezza il Collio Pinot Grigio Masseré 2020 di Tiare, azienda vitivinicola condotta da Roberto e Sandra.
L’azienda vinicola Tiare si trova a Dolegna, nella parte orientale del Collio goriziano, proprio vicino al confine con la Slovenia. L’azienda si estende per 12 ettari, con una produzione di circa 100.000 bottiglie. I terreni sono calcarei-marnosi, con un giusto mix di limo e argilla. Il microclima è mite, riparato dalle Alpi Giulie, con grandi escursioni termiche che permettono lo sviluppo degli aromi nel vino. La forma di allevamento delle viti è il Guyot, con una densità di 4-5000 ceppi per ettaro. Il numero di gemme per grappolo è selezionato e la raccolta manuale avviene a settembre a più riprese.
In cantina, il mosto macera con le bucce per una notte, in modo che possa assumere i tipici riflessi ramati. L’80% della massa fermenta in modo controllato in vasca di acciaio, sostando successivamente sui lieviti durante l’inverno. La rimanente parte fermenta in legno e il blend tra le due masse viene fatto in febbraio.
Passiamo alla preparazione del piatto.
Ingredienti per 4 persone:
- 400 g. di riso integrale
- 500 g. di zucca
- 1 cipolla
- 150 g. di provoletta affumicata
- 1 l. di brodo vegetale
- olio extra vergine d’oliva
- sale
- cacio cavallo siciliano grattugiato
La zucca e la cipolla sono state prima sbollentate e poi tagliate sottilissime. Quindi sono state unite al riso, cucinando il tutto nel brodo vegetale aggiunto a poco a poco. La cottura è durata un quarto d’ora circa, quindi è stato aggiunto l’olio extravergine d’oliva, la provoletta e infine, non appena la preparazione era pronta, è stato grattato il cacio cavallo.
Il risotto nei suoi principali ingredienti presenta le seguenti caratteristiche gusto-olfattive:
- riso: leggera aromaticità e tendenza dolce;
- zucca: dolcezza e aromaticità;
- provoletta affumicata: grassezza, aromaticità;
- cipolla: tendenza dolce e aromaticità;
- brodo vegetale: sapidità, aromaticità e succulenza.
La preparazione si caratterizza principalmente per l’aromaticità e per la tendenza dolce ma anche l’untuosità e la succulenza sono ben percettibili.
Raccontiamo adesso il vino. Cristallino alla vista, bellissimo il colore giallo oro profondo, ramato, consistente nel bicchiere. Al naso esprime articolati e intensi profumi di glicine, pesca gialla, frutta esotica come ananas, assieme a toni speziati di noce moscata, un soffio di tiglio e salvia e un accenno di mandorla amara nel finale. La bocca è ampia, materica, con una componente fresca e sapida molto importante a cui ben si contrappone il tenore alcolico. Lunghissima la persistenza gusto-olfattiva.
Ma com’è andato l’abbinamento cibo-vino?
L’importante spalla fresco-sapida del Masseré ha ben bilanciato la tendenza dolce e la grassezza della preparazione. La buona componente alcolica del vino si è contrapposta alla succulenza e all’untuosità del piatto, mentre l’intensità gusto-olfattiva e la persistenza del Pinot Grigio hanno ben concordato con l’aromaticità e la persistenza della pietanza.
Abbinamento davvero riuscito, direi armonico. È stata una bellissima esperienza sensoriale, scegliendo di abbinare ad un piatto che amo, le caratteristiche organolettiche del Pinot Grigio di Tiare.
Milena
Leggo con piacere questi tuoi articoli. Grazie della condivisione
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Alessandro Genova
Grazie a te Milena, per noi è un piacere condividere il racconto delle nostre attività in questo spazio, con l'auspicio che si possano divulgare queste esperienze sensoriali
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