La più famosa regione vinicola ungherese è senza ombra di dubbio quella di Tokaj, che prende il nome dall’omonima città posta nel suo punto più meridionale.
A livello internazionale si utilizza il nome Tokaj per identificare l’intera regione vinicola, ma i locali, preferiscono usarne un alto: Hegyalja, termine che può essere tradotto come “pendici delle colline” o “parte più bassa della collina”.
La viticultura qui si diffuse oltre mille anni fa e nel corso del tempo, grazie alla loro unicità, i vini di Tokaj ottennero apprezzamento presso le corti reali dal XVII secolo, tanto che, il Re Sole Luigi XIV gli conferì il titolo di “Vinum Regum – Rex Vinorum“, ovvero “Vino dei Re – Re dei Vini”.
Quanto l’Ungheria divenne un paese comunista nel 1945, la produzione di vino si concentrò più sulla quantità che sulla qualità, ma rispetto ad altri paesi del blocco comunista un numero maggiore di vigneti rimase in mani private.
Proprio la proprietà privata fu un elemento essenziale per un più rapido ritorno alla produzione di qualità e all’introduzione di nuovi stili dopo la caduta del regine nel 1989.
Dagli anni ’90 in poi si è anche assistito ad un maggior coinvolgimento di realtà straniere che, con importanti investimenti, ha contribuito ulteriormente alla rinascita della viticultura ungherese.
Nel 2002 Tokaj-Hegyalja è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO; riconoscimento ottenuto grazie alla sua secolare tradizione vinicola e al paesaggio culturale legato indissolubilmente alla produzione enoica.
Tokaj-Hegyalja è oggi una delle destinazioni enoturistiche più apprezzate dell’Ungheria grazie ai suoi paesaggi spettacolari, alle incredibili cantine scavate nella roccia vulcanica, oltre che, naturalmente, alla qualità e diversità dei suoi vini.
Da sapere
Il nome della regione Tokaj-Hegyalja ha una grafia diversa rispetto a quella del vino, Tokaji, con la -i finale, suffisso che indica il luogo di origine.
Tokaji è anche la denominazione di origine protetta (DOP).
Ambiente e Clima
Tokaj-Hegyalja si trova nel nord est dell’Ungheria, al confine tra Ungheria e Slovacchia, sulle colline ai piedi delle montagne Zemplén ed è riconosciuta principalmente per la produzione di vini dolci ottenuti da uve affette da Botrytis Cinerea.
L’attività vulcanica che si sviluppò circa 15 milioni di anni fa, ha donato un suolo molto variegato; la tipologia più diffusa è il Nyirok, terreno argilloso dal colore rosso poco permeabile, in grado di regalare vini dalla grande potenza. Nella zona sud-ovest della regione invece, la presenza di Loess è molto elevata, sedimento eolico molto fine composto da argilla e silice, poroso e permeabile, che dona vini di spiccata eleganza e finezza.
Il clima è moderato continentale, con inverni freddi, estati calde, autunni lunghi e asciutti.
Le precipitazioni si attestano attorno ai 500-600 mm all’anno, principalmente durante la stagione vegetativa, ma l’irrigazione non è permessa.
Le foreste poste sulla cima delle montagne proteggono i vigneti dai venti freddi provenienti da nord. I vigneti migliori si trovano sui pendii delle colline rivolti a sud e sud-est, per evitare il rischio di gelate primaverili e massimizzare l’esposizione solare data anche l’alta latitudine (48-49°N).
I fiumi Tisza e Bodrog esondano regolarmente creando marcite e acquitrini. In autunno l’umidità dovuta a questi fenomeni è responsabile delle nebbie mattutine che si combinano con i soleggiati pomeriggi per creare le condizioni ideali per lo sviluppo della Botrytis Cinerea.
Vitigni
Le varietà ammesse dalla denominazione Tokaji sono sei, le più importanti sono:
Furmint: vitigno a bacca bianca a maturazione tardiva che richiede una stagione lunga e soleggiata per raggiungere la completa maturazione, pur mantenendo alta acidità. Varietà estremamente versatile impiegata nella produzione di vini di qualità, sia dolci e secchi. Nonostante la buccia spessa è soggetta ad attacchi di Botrytis Cinerea, caratteristica che la rende elemento principale nella produzione di vini Aszú.
Hárslevelű: varietà a bacca bianca che nei blend ha un ruolo comprimario, apportando note profumate di pesca e zagara. È sempre più spesso utilizzata nella produzione di vini varietali sia dolci che secchi.
Sárga Muskotály (Moscato Bianco): varietà aromatica a bacca bianca che regala note floreali ai blend, viene sempre più spesso impiegata per la produzione di vini varietali principalmente secchi.
Stili Produttivi
Di seguito alcune note relative agli stili oggetto della degustazione.
Tokaji Aszú: Aszú è il termine ungherese per indicare uve affette da Botrytis Cinerea lasciate ad appassire in pianta. Gli acini vengono raccolti singolarmente, quando hanno raggiunto il grado di appassimento desiderato e conservati fino al momento in cui saranno utilizzati.
La vendemmia, condotta necessariamente a mano, si protrae per un periodo molto lungo perché sono necessari diversi passaggi in vigneto per completarla.
Gli acini non sono pressati come avviene normalmente per estrarre il succo, non sarebbe efficace; si procede invece con un periodo di macerazione in mosto, mosto fermentato o vino base (dipende dallo stile desiderato.
Il vino Aszú è raro, non viene prodotto ogni anno, solamente se la qualità del raccolto è idonea alla produzione di questo stile di vino (es. sviluppo corretto della Botrytis Cinerea, esclusione di muffa grigia, ecc.).
Il disciplinare prevede che il vino debba essere affinato per un minimo di 18 mesi in botti di rovere; quello proveniente dai monti Zamplén è la scelta preferita sia per la fermentazione che per la maturazione. Le botti tradizionali sono da 136 litri (gönci), ma oggi alcuni produttori scelgono dimensioni più grandi. Al temine dell’affinamento, il vino è imbottigliato nella bottiglia tradizionale trasparente da 0,5 l.
I vini Aszú erano classificati in base al loro livello di dolcezza, utilizzando la scala dei Puttonyos. Nel 2014, il livello minimo di zucchero residuo affinché un vino possa essere classificato come Aszú è stato elevato a 120g /l (l’equivalente del precedente livello minimo per 5 Puttonyos). Oggi i vini Aszú possono essere etichettati come 5 Puttonyos o 6 Puttonyos, purché il livello di zucchero residuo sia superiore a 150 g/l, ma non è obbligatorio.
Tokaji Aszúeszencia: stile introdotto come livello qualitativo intermedio tra i vini Aszú ed Eszencia negli anni ’70, con un livello di zucchero residuo superiore a 180 g/l. Questo nome spesso creava confusione con il vero e proprio Ezsencia; per questo motivo, le autorità ungheresi hanno stabilito che la vendemmia 2009 sarebbe stata l’ultima a poter riportare questa dicitura in etichetta.
Tokaji Eszencia: lo stile più prezioso e raro, realizzato esclusivamente con il pochissimo succo estratto senza pressatura degli acini affetti da Botrytis Cinerea. Il livello di zucchero presente in questo mosto è così elevato che i lieviti possono impiegare anni per fermentarlo, e comunque, si ottiene un vino con un titolo alcolometrico volumico molto basso. Per questa tipologia di vino, il livello minimo di zuccheri residui è di 450 g/l. Vini con acidità molto elevata e dalla consistenza simile a sciroppo che hanno potenziale di invecchiamento lunghissimo.
Azienda
Matyisák–Vízkeleti Pincészet è stata fondata da Gabor Matyisák e dalla moglie nel 2010. I vigneti si estendono per circa 1,5 ettari nel comune di Tarcal, noto per i suoi soli ricchi di Loess.
L’azienda è a gestione familiare e fin da subito si è data l’obiettivo di produrre in modo artigianale vini secchi e dolci dallo stile identitario, capaci di rispecchiare i valori tradizionali della regione, senza compromessi sulla qualità.
Nonostante lo stile Aszú sia evoluto dagli anni 2000, virando verso uno stile più snello, fresco e fruttato, per mantenere il legame con la tradizione, l’azienda continua a far maturare il proprio vino in botti e in bottiglia per tempi superiori a quanto previsto dal disciplinare prima della sua messa in commercio.
Degustazione
Tokaji Aszú – 2000
100% Furmint
L’annata 2000 fu calda, con condizioni ideali per lo sviluppo delle Botrytis Cinerea, risultando in uve di alta qualità. Zuccheri: 145 g/l.
- Esame visivo: ambrato di media intensità.
- Esame olfattivo: intensità aromatica medio-alta di zagara, scorza d’arancio, mandarino, mango, albicocca disidratata, pesca sciroppata, miele, ananas candito e mandorla.
- Esame gusto-olfattivo: dolce, acidità medio-alta, basso tenore alcolico, medio corpo, finale lungo.
- Abbinamento: perfetto da solo o da provare con alcuni formaggi erborinati (Stilton).
Tokaji Aszú – 6 Puttonyos – 1999
100% Furmint
L’annata 1999 fu soggetta a forti piogge, ma nonostante questo, la qualità degli acini Aszú fu eccezionale e la muffa grigia non si diffuse. Zucchero: 202 g/l.
- Esame visivo: marrone di bassa intensità.
- Esame olfattivo: intensità aromatica medio-alta di zagara, scorza d’arancio, mango, albicocca disidratata, pesca sciroppata, miele, ananas candito, caramello, uva sultanina, fico secco e nocciola.
- Esame gusto-olfattivo: dolce, acidità alta, basso tenore alcolico, medio corpo, finale lungo.
- Abbinamento: perfetto da solo o da provare con alcuni formaggi erborinati (Bleu d’Auvergne).
Tokaji Aszúeszencia – 2008
100% Furmint
L’annata 2008 fu simile alla 2000, con un’estate calda che permise alle uve di raggiungere la maturazione ideale per essere poi affette dalla Botrytis Cinerea. Zucchero: 221 g/l.
- Esame visivo: ambrato intenso.
- Esame olfattivo: intensità aromatica medio-alta di zagara, scorza d’arancio, mandarino, albicocca disidratata, pesca sciroppata, miele, ananas candito, uva sultanina, caramello, nocciola ed erbe aromatiche.
- Esame gusto-olfattivo: dolce, acidità alta, basso tenore alcolico, medio corpo, finale lungo.
- Abbinamento: perfetto da solo o da provare con alcuni formaggi erborinati (Roquefort).
Tokaji Eszencia – 2008
100% Furmint
L’annata 2008 fu simile alla 2000, estate calda che permise alle uve di raggiungere la maturazione ideale per essere poi affette da Botrytis Cinerea. Considerando il complesso lavoro richiesto per la produzione dell’Eszencia, non sorprende che siano state prodotte solamente 100 bottiglie di questo vino. Zucchero: 565 g/l.
- Esame visivo: marrone profondo.
- Esame olfattivo: intenso, complesso e fine con profumi di pesca, mando, mandorla, noce, nocciola, frutta candita, miele, datteri, fico, caramello, tabacco, caffè e sfumature di erbe aromatiche.
- Esame gusto-olfattivo: dolce, poco caldo e morbido, fresco, e sapido. Vino estremamente equilibrato, dal corpo importante e dalla persistenza lunghissima.
- Abbinamento: perfetto da solo o da provare con cassata siciliana.
Questa Tokaji Eszencia è stata un’esperienza unica, il massimo che si possa ottenere dall’uva. Un vino con una concentrazione e una complessità straordinaria di profumi e sapori.
Ogni appassionato aspira ad assaggiare almeno un prodotto di questa portata per ampliare la propria conoscenza del mondo del vino.
Per avere maggiori informazioni sul vino oggetto della degustazione, ecco il sito del produttore: Matyisák–Vízkeleti Pincészet