Poggio al Vento, come evolve la Riserva di Brunello Col d’Orcia

Col d’Orcia è un’importante realtà vitivinicola situata sul versante sud del Comune di Montalcino, con una storia che risale alla fine del XIX secolo. Nel 1890, infatti, la famiglia Franceschi, originaria di Firenze, acquista la proprietà e dà nuovo impulso alla già avviata produzione di Brunello. La successiva svolta avviene nel 1973, quando i piemontesi Cinzano rilevarono l’azienda. Oggi Col d’Orcia è il terzo produttore per volumi di tutta la denominazione, il primo in Toscana per estensione di vigneti condotti in base ai criteri dell’agricoltura biologica, introdotta nel 2010.

L’azienda si estende per 540 ettari, di cui al momento poco meno di 150 sono vitati e ben 108 destinati a Brunello. Il vigneto Poggio al Vento si trova nel cuore della tenuta a 350 metri sul livello del mare, ad una trentina di chilometri dal Tirreno, sotto il monte Amiata e di fronte al fiume Orcia. Il clima ventoso e mediterraneo e il suolo calcareo-marnoso e ricco di scheletro favoriscono la produzione di uve di altissima qualità che danno vita al Brunello di Montalcino Poggio al Vento Riserva, prodotto soltanto nelle annate migliori e oggetto del nostro racconto.

In cantina arrivano uve sane e ricche di colore e di tannini, raccolte rigorosamente a mano e sottoposte comunque ad un’accurata cernita. In tal modo, la resa non supera i 50-55 quintali per ettaro. Segue la fermentazione con macerazione sulle bucce in vasche di acciaio da 50 e 60 ettolitri a temperatura controllata di 28°C. Durante la macerazione, della durata di 20-25 giorni, vengono eseguiti rimontaggi giornalieri e lunghi délestage per favorire l’estrazione dei polifenoli. Successivamente, ha luogo la fermentazione malolattica in vasche di cemento, fino al travaso nelle botti di Slavonia e in barrique di rovere francese, dove il vino può maturare sino a quattro anni, per completare l’affinamento dopo l’imbottigliamento.

Vi racconto la verticale.

Brunello di Montalcino Poggio al Vento Riserva 2015

L’inverno è stato scarsamente piovoso e con temperature basse nei mesi di gennaio e febbraio. Le precipitazioni primaverili sono state nella media stagionale ed hanno consentito la formazione di riserve idriche utili per superare i caldi mesi estivi. Settembre mite, con buone escursioni termiche tra giorno e notte, permettendo la perfetta maturazione delle uve.

Di colore rosso rubino concentrato, al naso il vino è ampio ed intenso ed esprime note di violetta e piccoli frutti come mirtilli e mora, anche in confettura. Emergono poi sentori speziati di chiodi di garofano e tostati, cuoio e china nel finale. Potente ed al tempo stesso elegante in bocca, presenta tannini croccanti, un’importante acidità che si lega alla morbidezza e all’alcol molto ben presente. Vino di grande struttura che chiude con un finale molto persistente ancora su note fruttate.

Brunello di Montalcino Poggio al Vento Riserva 2010

Le condizioni climatiche del millesimo sono state molto favorevoli. Dopo la primavera con buona piovosità, l’estate è stata calda e asciutta con temperature mai eccessive. Settembre ha registrato un clima adeguato, con buone temperature diurne e notti fresche, permettendo l’ottimale maturazione delle uve.

Vino di colore rosso rubino intenso con bagliori granato, all’olfatto è molto elegante, esprimendo grande complessità, e precisione di profumi. Presenta le note fruttate tipiche del Sangiovese come mora, visciola in confettura, integrate ai sentori di sottobosco e di spezie dolci dovuti alla lunga permanenza in botte. In bocca il vino è possente ed armonico, si caratterizza per un tannino maturo ed integrato insieme ad una piacevole e avvolgente acidità. Finale lungo con retrolfatto su toni fruttati e mentolati.

Brunello di Montalcino Poggio al Vento Riserva 1995

Annata che si è caratterizzata dal buon andamento climatico. Dopo una primavera con una piovosità equilibrata, l’estate è stata calda con temperature mai troppo elevate durante il mese di agosto. Le condizioni atmosferiche sono state ideali nel periodo della vendemmia, posticipata rispetto agli anni precedenti, con uve perfettamente mature. Eccellenti risultati durante le fasi produttive in cantina.

Di colore rosso granato fitto con bordo appena scarico, al naso è un vino intenso, ampio e profondo. Attacco elegante con toni di spezie dolci, seguiti da sentori più scuri di “goudron” e liquirizia, di funghi, cioccolato e un tocco di tabacco. Emergono quindi sfumature floreali, con ricordi fruttati di marasca e balsamici nel finale. In bocca è travolgente per potenza, si caratterizza per la grande eleganza, tannini levigati e una suadente morbidezza. Questo incredibile vino quasi trentenne sorprende per un processo di terziarizzazione tutto sommato all’inizio. Termina con sensazioni retrolfattive durature su toni ancora speziati e balsamici.

Vino di razza prodotto da una cantina che ho avuto l’onore di visitare, anche se sono trascorsi ormai vent’anni. Il ’95 è davvero esaltante e sorprendente per la sua gioventù, ma tutti i campioni si sono dimostrati di altissimo livello nelle loro diverse espressioni.

pubblicato in:
Vino Rosso

Amante del vino, Sommelier AIS ed esperto di marketing

Prima per me il vino era bianco o rosso, ogni tanto una via di mezzo, talvolta aveva le bollicine o era dolce. Poi ho iniziato questo viaggio nella conoscenza del vino, delle sue moltissime espressioni e tipologie, degli innumerevoli territori vocati. Ho incontrato personaggi meravigliosi, con cui è sempre possibile stupirsi, talvolta emozionarsi, degustando un calice di vino.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *